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l'impossibile del linguaggio
lo stremo del fonema
il verbo liminare
lo strapiombo del dire
l'impossibile del linguaggio
lo stremo del fonema
il verbo liminare
lo strapiombo del dire
l'indicibile
affogato in un altrove
affogato in un altrove
Nel buio del covo preverbale
ho perso le sillabe
le ho viste cadere
lente, folli
in verticale
dritte nel precipizio del parlare
e gli occhi spalancati di silenzio
Ho poi forzato
i recinti dei suoni
sfondato le porte blindate
dell’ostile
antico tacere
ho perso le sillabe
le ho viste cadere
lente, folli
in verticale
dritte nel precipizio del parlare
e gli occhi spalancati di silenzio
Ho poi forzato
i recinti dei suoni
sfondato le porte blindate
dell’ostile
antico tacere
Ora non resta
che balbuzie nella testa –
un singhiozzo informe
da articolare
che balbuzie nella testa –
un singhiozzo informe
da articolare
un cieco andare
ricurvo, a tastoni
immobile ai denti
nascosto dalla coltre
del dire normale
ricurvo, a tastoni
immobile ai denti
nascosto dalla coltre
del dire normale
Neanche l’urlo può giustificare
questo ottuso
afasico arrancare
- Quale mutismo
può violarlo
quale ordinario dire
può significarlo -
questo ottuso
afasico arrancare
- Quale mutismo
può violarlo
quale ordinario dire
può significarlo -
Ho solo lacrime
afone
che piangono pensieri di vetro
- le ho raccolte
al cucchiaio del buio
e nascoste nello scrigno segreto
goffo arrotolato
del non detto
afone
che piangono pensieri di vetro
- le ho raccolte
al cucchiaio del buio
e nascoste nello scrigno segreto
goffo arrotolato
del non detto
Vita capovolta
Vita zitta
Vita senza
Vita zitta
Vita senza
Persa
Nei verbi bugiardi
Le parole
Le ferite
- che luogo assurdo
ha il suono ovattato
di un labiale onirico
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