Fedelmente alla non-linea non-editoriale di sempre, passiamo disinvoltamente di palo in frasca.
Da Sylvia Plath, Diari, Adelphi, Milano 1998:
"Forse un giorno avrò una rivelazione improvvisa e potrò vedere l'altra faccia di questo enorme, grottesco scherzo." [p. 30]
"Dio, possibile che sia tutto qui? Rimbalzare lungo un corridoio riecheggiante di singhiozzi e risate? di autovenerazione e autoripugnanza? di gloria e di disgusto?" [p. 32]
"'Pensa a quanto potrai far felice un uomo, un giorno o l'altro'. Infatti ci sto pensando, e fin qui va tutto bene. Ma poi faccio uno scatto e con la mente riesco a vedere Emile che guarda una partita di baseball o la televisione, o ride sguaiato con gli amici per una barzelletta sporca, lattine di birra oro acceso e verdi e posacenere sparsi in giro." [p. 34]
"[...] niente è reale, passato o futuro, quando sei sola in camera tua." [p.38]
"La libertà, l'indipendenza assoluta di sé, aspettano dietro l'angolo del calendario." [p. 52]
"Perché non posso provare vite diverse, come se fossero vestiti, per vedere quale mi sta meglio e mi dona di più?" [p. 59]
"Qui sta l'inganno della vita: nell'idea che uno possa invecchiare ed essere felice mantenendo una data situazione o dopo aver ottenuto certi risultati. [...] Se soltanto lo sapessi. Se soltanto sapessi che cosa chiedere alla vita!" [p. 87]
"Il destino è nel carattere. Accidenti, farei meglio a lavorare sul mio carattere." [p. 90]
"Devi inventarti un sogno giusto, la lucida magia adulta: l'illusione che nasce dalla disillusione. [...]. L'amore è un'invenzione disperata per sostituire i genitori effettivi che, invece di due divinità onniscienti e giuste, si sono rivelati una coppia alquanto pedestre di confusi provinciali che, malgrado i goffi tentativi, non sono riusciti a capire bene come e perché tu sia arrivata a compiere 21 anni. L'amore non è questo, se te lo inventi diverso. Ma non tutti sono veramente bravi a inventarsi le cose. 'La bellezza sta negli occhi di chi guarda'. Che razza di discorso, trito e consolante. Perché le bellezze che guardo io svaniscono e si deformano appena do loro una seconda occhiata?" [p. 107]
"Voglio gridare a Richard, a tutti gli amici a casa, di venire a salvarmi." [p. 131]
"Amo la gente che non conosco. [...] Gli estranei sono più facili da amare in tempi come questi." [p. 135]
"[...] perché la vita di gruppo mi risulta impossibile?" [p. 229]
"Qualche volta mi chiedo se non siano tutti uccelli estinti." [p. 242]
"James mi piace: uno dei pochi qui la cui esistenza non sembri a portata di mano, preparata in porzioni singole avvolte nel cellophane come formaggio arancione sintetico." [p. 242]
" ...giocando a carte scoperte con i miei gnomi e i miei demoni" [p. 247]
"Mi sento tra due mondi, come scrive Arnold - uno nato e uno incapace di nascere." [p. 273]
"Non esistono barriere tra noi: è come se non avessimo, ma parlo soprattutto per me, neanche un centimetro di pelle a separarci, e continuiamo a sbatterci addosso e a sbucciarci. Quando Ted sta via per un po', sono felice. Posso costruire la mia vita interiore, i miei pensieri, senza il suo insistente 'A cosa stai pensando? E adesso che fai?' che mi fa smettere, all'istante e controvoglia, di pensare e agire. Siamo sorprendentemente compatibili. Ma io devo essere me stessa. Creare me stessa e non lasciare che sia lui a crearmi." [p. 296]
"Mi sentivo ingannata: non ero amata, ma tutto mi diceva che ero amata; le autorità mi dicevano che ero amata. Mia madre aveva sacrificato la vita per me. Un sacrificio non richiesto..." [p. 322]
"Ieri Ted e io abbiamo parlato di lavori. A modo suo è patologico quanto me: compulsivo nei confronti della società, al punto che 'la ricerca di un lavoro' per lui si trasforma in una specie di condanna da scontare." [p. 336]
"C'è un grande dramma crudo, sanguinoso, che si replica in continuazione dietro la facciata luminosa dei nostri rituali quotidiani di nascita, matrimonio, morte; dietro i genitori e la scuola e i letti e i banchetti: le ombre oscure, crudeli, gli animali demoniaci, gli Affamati." [p. 341]
"Non mi sveglio la mattina perché voglio tornare nell'utero." [p. 341]
"Promiscuità. La mia spiegazione ingegnosa, evasiva, per ingannare me stessa: dovevo distribuire l'affetto in piccole dosi per farlo accettare, perché una sola persona non sarebbe stata in grado di contenerlo." [p. 347]
"Il segreto della pace: una devota adorazione del momento. Ironia: per la maggior parte degli altri è una cosa normale..." [p. 348]
"Questa giornata è un'accusa." [p. 352]
"Di notte sono tornata a casa in bicicletta, cacciando a viva forza nei polmoni grandi boccate di aria gelida, guardando le stelle lassù dietro gli alberi spogli e neri e ansimando verso Orione. Da quanto, da quanto non mi accorgevo delle stelle; non erano più, ormai, vacue punture di spillo su un cielo soffocante di stoffa dozzinale - ma simboli, isole di luce, tranquille, misteriose, dure, fredde - come volevo che fossero." [p. 90]
"Non riesco a riconciliarmi con le piccole cose." [p. 380]
Da Sylvia Plath, Diari, Adelphi, Milano 1998:
"Forse un giorno avrò una rivelazione improvvisa e potrò vedere l'altra faccia di questo enorme, grottesco scherzo." [p. 30]
"Dio, possibile che sia tutto qui? Rimbalzare lungo un corridoio riecheggiante di singhiozzi e risate? di autovenerazione e autoripugnanza? di gloria e di disgusto?" [p. 32]
"'Pensa a quanto potrai far felice un uomo, un giorno o l'altro'. Infatti ci sto pensando, e fin qui va tutto bene. Ma poi faccio uno scatto e con la mente riesco a vedere Emile che guarda una partita di baseball o la televisione, o ride sguaiato con gli amici per una barzelletta sporca, lattine di birra oro acceso e verdi e posacenere sparsi in giro." [p. 34]
"[...] niente è reale, passato o futuro, quando sei sola in camera tua." [p.38]
"La libertà, l'indipendenza assoluta di sé, aspettano dietro l'angolo del calendario." [p. 52]
"Perché non posso provare vite diverse, come se fossero vestiti, per vedere quale mi sta meglio e mi dona di più?" [p. 59]
"Qui sta l'inganno della vita: nell'idea che uno possa invecchiare ed essere felice mantenendo una data situazione o dopo aver ottenuto certi risultati. [...] Se soltanto lo sapessi. Se soltanto sapessi che cosa chiedere alla vita!" [p. 87]
"Il destino è nel carattere. Accidenti, farei meglio a lavorare sul mio carattere." [p. 90]
"Devi inventarti un sogno giusto, la lucida magia adulta: l'illusione che nasce dalla disillusione. [...]. L'amore è un'invenzione disperata per sostituire i genitori effettivi che, invece di due divinità onniscienti e giuste, si sono rivelati una coppia alquanto pedestre di confusi provinciali che, malgrado i goffi tentativi, non sono riusciti a capire bene come e perché tu sia arrivata a compiere 21 anni. L'amore non è questo, se te lo inventi diverso. Ma non tutti sono veramente bravi a inventarsi le cose. 'La bellezza sta negli occhi di chi guarda'. Che razza di discorso, trito e consolante. Perché le bellezze che guardo io svaniscono e si deformano appena do loro una seconda occhiata?" [p. 107]
"Voglio gridare a Richard, a tutti gli amici a casa, di venire a salvarmi." [p. 131]
"Amo la gente che non conosco. [...] Gli estranei sono più facili da amare in tempi come questi." [p. 135]
"[...] perché la vita di gruppo mi risulta impossibile?" [p. 229]
"Qualche volta mi chiedo se non siano tutti uccelli estinti." [p. 242]
"James mi piace: uno dei pochi qui la cui esistenza non sembri a portata di mano, preparata in porzioni singole avvolte nel cellophane come formaggio arancione sintetico." [p. 242]
" ...giocando a carte scoperte con i miei gnomi e i miei demoni" [p. 247]
"Mi sento tra due mondi, come scrive Arnold - uno nato e uno incapace di nascere." [p. 273]
"Non esistono barriere tra noi: è come se non avessimo, ma parlo soprattutto per me, neanche un centimetro di pelle a separarci, e continuiamo a sbatterci addosso e a sbucciarci. Quando Ted sta via per un po', sono felice. Posso costruire la mia vita interiore, i miei pensieri, senza il suo insistente 'A cosa stai pensando? E adesso che fai?' che mi fa smettere, all'istante e controvoglia, di pensare e agire. Siamo sorprendentemente compatibili. Ma io devo essere me stessa. Creare me stessa e non lasciare che sia lui a crearmi." [p. 296]
"Mi sentivo ingannata: non ero amata, ma tutto mi diceva che ero amata; le autorità mi dicevano che ero amata. Mia madre aveva sacrificato la vita per me. Un sacrificio non richiesto..." [p. 322]
"Ieri Ted e io abbiamo parlato di lavori. A modo suo è patologico quanto me: compulsivo nei confronti della società, al punto che 'la ricerca di un lavoro' per lui si trasforma in una specie di condanna da scontare." [p. 336]
"C'è un grande dramma crudo, sanguinoso, che si replica in continuazione dietro la facciata luminosa dei nostri rituali quotidiani di nascita, matrimonio, morte; dietro i genitori e la scuola e i letti e i banchetti: le ombre oscure, crudeli, gli animali demoniaci, gli Affamati." [p. 341]
"Non mi sveglio la mattina perché voglio tornare nell'utero." [p. 341]
"Promiscuità. La mia spiegazione ingegnosa, evasiva, per ingannare me stessa: dovevo distribuire l'affetto in piccole dosi per farlo accettare, perché una sola persona non sarebbe stata in grado di contenerlo." [p. 347]
"Il segreto della pace: una devota adorazione del momento. Ironia: per la maggior parte degli altri è una cosa normale..." [p. 348]
"Questa giornata è un'accusa." [p. 352]
"Di notte sono tornata a casa in bicicletta, cacciando a viva forza nei polmoni grandi boccate di aria gelida, guardando le stelle lassù dietro gli alberi spogli e neri e ansimando verso Orione. Da quanto, da quanto non mi accorgevo delle stelle; non erano più, ormai, vacue punture di spillo su un cielo soffocante di stoffa dozzinale - ma simboli, isole di luce, tranquille, misteriose, dure, fredde - come volevo che fossero." [p. 90]
"Non riesco a riconciliarmi con le piccole cose." [p. 380]
Non ricordo esattamente come sono stata dirottata sul tuo blog ma appena ho letto il nome di Sylvia Plath mi sono illuminata. Io la adoro!
RispondiEliminaLe frasi che hai elencato poi, sono davvero, davvero belle.
Un saluto
Mary