Dottore non significa più "laureato" o "medico". Dottore è le public relations disinvolte e fruttuose del Manager delle Relazioni Giuste™.
Con
passo elegante e altero, i polsini ben stirati, la fronte lucida e i capelli –
quei pochi – impomatati, distribuendo fragranze intensamente maschie in
quantità, si aggira tra gli umani.
Eccolo, Il Dottore. Noto anche come Il Professore. Tutti lo cercano, tutti lo
chiamano, tutti lo vogliono. E’ l’imprescindibile della società. E' il passaggio
obbligato delle relazioni. E’ l’ufficio all’autorizzazione all’esistenza che
deambula.
Al
microfono si sente come a casa sua. E’ eccitato dalla sua combinazione delle parole
e dai colpi di scena, dalle battute ardite e dalle galanterie d’assalto. Si
venderebbe per strappare un sorriso all’uditorio, con sagacia sempre vecchia ma sempre da
reinventare, molto spesso con battute riciclate da decenni e strizzate
d’occhio al pubblico pregne di significato, simulando una complicità che al
contempo disprezza. Ha sempre l’aria di chi la sa lunga – non sa che lo
osserviamo – di quello che adesso ti mostro quanto sono brillante, che io ho capito tutto della vita ma non mi do le arie, dandosele proprio nell'atto stesso di formulare questo pensiero. Conferenze,
convegni, comunicati stampa, servizi televisivi, presentazioni di libri,
permessi e favori, applausi e elogi, cultura e politica. Lui è sempre lì – non
si capisce bene se sia lui a mettercisi o gli altri a mettercelo, e forse è
proprio dalla forza di questo dubbio che egli trae la sua prepotente forza.
E’
forte perché è un principio d’autorità che deambula. Non puoi fare niente senza
passare per il suo assenso. In cambio, un salutino istituzionale, un occhio di riguardo.
In cambio per lui è un chiodo fisso. Usa il suo potere alla stessa
stregua di quando, da bambino, ciucciava il pollice in attesa di mamma: eddai, dammi
un piacere in cambio, sennò piagnucolo. Voglio le coccoline!
Estasiato
all’idea di passare per benefattore, con una mano elargisce favori, esaudisce
desideri, distribuisce piccole felicità impossibili, con l’altra
si prende ciò che gli spetta per tacito, miserioso e imperscrutabile accordo – l’applauso. Quanti cestini natalizi riceve a casa
Il Dottore, anche noto come Manager delle Relazioni Giuste. L’asso
nella manica, la sorpresa conviviale, il motteggio disinvolto, sono le cifre
del suo agile destreggiarsi in quell'accozzaglia disarticolata di monadi genericamente nota come "Le persone" e/o "Gli altri".
Gli
piace di figurarsi come il buono, spesso vittima di un sistema che,
nell’atto di essere da lui alimentato, lo atterrisce e ostacola
malignamente. Con arco e frecce su un agile destriero, in testa a un esercito
inesistente, combatte le forze avverse del destino per portare pace, bene,
Cultura. Raffinati pedagogismi. Perle di Morale Moderata, che piace tanto alle Famiglie e alle Persone Perbene. Pensieri Buoni della Sera. Il luogo
comune che ripugna il luogo comune nell’atto stesso di esserlo.
E’
un bambino, lo vedi. Stesso modo di fruizione dei godimenti. Bravo a mamma! Bello pucci pucci!
Quel felice ricordo dell’infanzia è ancora l’obiettivo in testa alla classifica
delle sue ambizioni nella vita.
Gli altri si piegano a 90 per stendergli il tappeto rosso, che lui con agilità di maschio brillante intelligente e intraprendente calpesterà ostentando noncuranza. Bravo, Il Dottore! E’ arrivato il dottore! Lo volete il caffè dottore? Che si dice tutto a posto! Congratulazioni dottore! Caffè, strette di mano, savoir-faire alla cassa come al convegno, dal fruttivendolo come al consiglio comunale. Tutto gli implode sotto i piedi, perché egli è l’apice della piramide umana – prendete esempio, non arriverete al mio livello, dice in silenzio, proprio mentre si adopera per schiacciare un piede sulla plebaglia che lo incensa e a cui lui chiede sempre, precisamente, questo.
Gli altri si piegano a 90 per stendergli il tappeto rosso, che lui con agilità di maschio brillante intelligente e intraprendente calpesterà ostentando noncuranza. Bravo, Il Dottore! E’ arrivato il dottore! Lo volete il caffè dottore? Che si dice tutto a posto! Congratulazioni dottore! Caffè, strette di mano, savoir-faire alla cassa come al convegno, dal fruttivendolo come al consiglio comunale. Tutto gli implode sotto i piedi, perché egli è l’apice della piramide umana – prendete esempio, non arriverete al mio livello, dice in silenzio, proprio mentre si adopera per schiacciare un piede sulla plebaglia che lo incensa e a cui lui chiede sempre, precisamente, questo.
Tra
capre si emerge, diceva un vecchio saggio. La capra che chiede, con la testa
bassa, i suoi diritti e ringrazia per averli ricevuti – come i cestini natalizi!
I diritti -, è capra quanto la capra a cui si rivolge. Quest’ultima, infatti,
non può soffrire di essere capra, e nell’atto di incaprire l’umanità che lo
circonda, è più capra degli altri. Il Dottore, anche noto come il Leader delle
Capre.
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