Burocraticamente rotonda e brunetta.
Concederò un immeritato spazio all'attualità, discutendo della proposta del Sig. Rotondi in merito all'inopportunità della pausa pranzo durante il lavoro.
Beh, io sono profondamente d'accordo con la proposta del Sig. Rotondi. Ha fottutamente ragione. Ne abbiamo abbastanza, io, Brunetta, e il Sig. Rotondi, di questa fama di pelandroni che gli italiani hanno nel mondo, ma soprattutto, del vertiginoso calo dell'italico Pil dovuto ai panini del McDonald's che ogni giorno, per almeno una lunghissima mezz'ora, si adoperano a infilare nelle loro maledettamente improduttive fauci.
Tuttavia la proposta del Sig. Rotondi ha dei limiti evidenti, ai quali io, in qualità di cittadina attivista, leghista e stakanovista, m'impegno personalmente ad ovviare raccogliendo firme in tutt'Italia perché la proposta che sto qui per delineare in anteprima mondiale diventi legge.
Eccola.
Io mi chiedo.
A questo punto, per essere coerenti fino in fondo, stakanovisti fino in fondo, fedeli alla mentalità aziendale fino in fondo, produttivi fino in fondo, perché non abolire la pausa pipì durante l'orario di lavoro?
Il Ministero potrebbe dare vita ad un autentico investimento in-termini-produttivi rifornendo tutti i lavoratori dipendenti di pannoloni da indossare comodamente in ufficio, da cambiare rigorosamente allo scoccare del sessantesimo minuto dell'ottava ora di lavoro - con tanto di gong del cronometro brunettiano posto dietro le spalle di ogni dipendente, e , soprattutto, con tanto di etichetta sul di dietro del pannollone di ciascuno da timbrare insieme al cartellino.
L'investimento sarebbe senza dubbio produttivissimo! considerato non solo il risparmio in termini di secondi, minuti, ore, di lavoro di ogni dipendente, che, sommate, è stato calcolato ammontino intorno ai 2 secoli e mezzo di tempo perduto al giorno, ma soprattutto l'incremento del settore produttivo delle industrie di pannoloni, che fioccherebbero dappertutto eqquanti-posti-di-lavoro! Me lo immagino già, quel brillantissimo "Pannoloni S.p.A." che sorgerà sulle ceneri della vecchia Fiat.
E citerò ancora uno dei vantaggi dell'investimento (Brunetta leggi! leggi!): si moltiplicherebbero finalmente manifesti pubblicitari e spot televisivi con belle gnoccone con indosso il sensuale pannolone, testimonial una femmina burocratica, bassa, rotonda e brunetta: sì, perché sarà questa la fisionomia del perfetto produttivo.
Che poi. Sì, è stato fatto anche questo, è stata quantificata e riconvertita in euro la perdita di produttività che arrecano quei dannatissimi 5-10 minuti che ogni volta si sprecano per, nell'ordine:
-alzarsi dalla sedia,
-cercare i fazzoletti nella borsa,
-aprire la porta del bagno,
-richiudere la porta del bagno,
-abbassare i pantaloni/lo zip degli stessi,
-effondere il liquido divino,
-rialzare i pantaloni/lo zip degli stessi,
-sospirare appagati,
-eventualmente smocciolarsi,
-starnutire finalmente in modo selvaggio,
- varie ed eventuali,
-lavarsi le mani,
-ritrovare un'espressione facciale produttiva prima di tornare nella selva di colleghi e colleghe simil-brunettiani.
In realtà avrei una proposta più lungimirante, che prevederebbe l'asportazione della vescica dei lavoratori dipendenti da operare contestualmente alla stipulazione del contratto di assunzione, con l'inserimento di un sistema idraulico di ultima generazione che indirizzi, attraverso una complessa rete wireless, le goccioline di pipì riconvertite automaticamente allo stato gassoso alle industrie di acqua minerale: lì verranno smistate, depurate, riconvertite in oro. Quest'operazione sarebbe essenziale, invierebbe il messaggio di grande insegnamento produttivo "anche con la pipì si può fare soldi".
Perché ditemi, ditemi, quanti, quanti, milioni di dollari tira giù ogni giorno nel mondo la popolazione lavoratrice insieme con la pipì nello sciacquone del water?
Io e l'associazione "Italiani(sti) attivisti, stakanovisti, leghisti, riformisti e plastocisti uniti contro i fancazzisti comunisti" inviteremo in altri stand la cittadinanza ad apporre firme per altre non meno degne proposte di riforma per la patria.
Anticipo lo slogan della brochure informativa di una a caso: "Se vogliamo essere coerenti fino in fondo, stakanovisti fino in fondo, colonizzati dalla mentalità aziendale fino in fondo, perché non abolire anche quei retrogradi e antiproduttivi buongiorno e arrivederci, nonché gli innumerevoli grazie e prego, che sottraggono ogni giorno quelle fatidiche otto ore di preziosissimi, potenzialmente produttivissimi secondi, di inimmaginabile valore pecuniario se valutati su scala mondiale, dipendente per dipendente, saluto per saluto?" E' una vergogna.
Beh, ,ma a questo punto è forse il caso di approfondire la questione anche da un punto di vista pneumologico. Quante boccate d'aria ogni giorno sottraggono, con la relativa espirazione, anidride carbonica all'unico che in ufficio, in effetti, nella selva di fannulloni, lavora? Lavorerò personalmente per studiare un sistema che leghi in un rapporto di diretta proporzionalità la quantità di anidride carbonica alla pelandroneria sul posto-di-lavoro, e che tolga autenticamente l'aria a chi si allontani dalla scrivania per una distanza superiore a 3 metri per oltre 3 secondi.
Ma altre succose proposte di riforma ribollono nella magmatica pentola del mio stakanovismo sincretico post-moderno.
Al momento, però, mi limito a fare quello che ogni onesto cittadino e virtuoso servo della patria dovrebbe fare secondo quei simpatici show-man del governo: parlare dei loro slogan autocelebrativi, dunque di loro. Non c'è carriera politica che non risorga grazie a questa-semplice-mossetta.
Concederò un immeritato spazio all'attualità, discutendo della proposta del Sig. Rotondi in merito all'inopportunità della pausa pranzo durante il lavoro.
Beh, io sono profondamente d'accordo con la proposta del Sig. Rotondi. Ha fottutamente ragione. Ne abbiamo abbastanza, io, Brunetta, e il Sig. Rotondi, di questa fama di pelandroni che gli italiani hanno nel mondo, ma soprattutto, del vertiginoso calo dell'italico Pil dovuto ai panini del McDonald's che ogni giorno, per almeno una lunghissima mezz'ora, si adoperano a infilare nelle loro maledettamente improduttive fauci.
Tuttavia la proposta del Sig. Rotondi ha dei limiti evidenti, ai quali io, in qualità di cittadina attivista, leghista e stakanovista, m'impegno personalmente ad ovviare raccogliendo firme in tutt'Italia perché la proposta che sto qui per delineare in anteprima mondiale diventi legge.
Eccola.
Io mi chiedo.
A questo punto, per essere coerenti fino in fondo, stakanovisti fino in fondo, fedeli alla mentalità aziendale fino in fondo, produttivi fino in fondo, perché non abolire la pausa pipì durante l'orario di lavoro?
Il Ministero potrebbe dare vita ad un autentico investimento in-termini-produttivi rifornendo tutti i lavoratori dipendenti di pannoloni da indossare comodamente in ufficio, da cambiare rigorosamente allo scoccare del sessantesimo minuto dell'ottava ora di lavoro - con tanto di gong del cronometro brunettiano posto dietro le spalle di ogni dipendente, e , soprattutto, con tanto di etichetta sul di dietro del pannollone di ciascuno da timbrare insieme al cartellino.
L'investimento sarebbe senza dubbio produttivissimo! considerato non solo il risparmio in termini di secondi, minuti, ore, di lavoro di ogni dipendente, che, sommate, è stato calcolato ammontino intorno ai 2 secoli e mezzo di tempo perduto al giorno, ma soprattutto l'incremento del settore produttivo delle industrie di pannoloni, che fioccherebbero dappertutto eqquanti-posti-di-lavoro! Me lo immagino già, quel brillantissimo "Pannoloni S.p.A." che sorgerà sulle ceneri della vecchia Fiat.
E citerò ancora uno dei vantaggi dell'investimento (Brunetta leggi! leggi!): si moltiplicherebbero finalmente manifesti pubblicitari e spot televisivi con belle gnoccone con indosso il sensuale pannolone, testimonial una femmina burocratica, bassa, rotonda e brunetta: sì, perché sarà questa la fisionomia del perfetto produttivo.
Che poi. Sì, è stato fatto anche questo, è stata quantificata e riconvertita in euro la perdita di produttività che arrecano quei dannatissimi 5-10 minuti che ogni volta si sprecano per, nell'ordine:
-alzarsi dalla sedia,
-cercare i fazzoletti nella borsa,
-aprire la porta del bagno,
-richiudere la porta del bagno,
-abbassare i pantaloni/lo zip degli stessi,
-effondere il liquido divino,
-rialzare i pantaloni/lo zip degli stessi,
-sospirare appagati,
-eventualmente smocciolarsi,
-starnutire finalmente in modo selvaggio,
- varie ed eventuali,
-lavarsi le mani,
-ritrovare un'espressione facciale produttiva prima di tornare nella selva di colleghi e colleghe simil-brunettiani.
In realtà avrei una proposta più lungimirante, che prevederebbe l'asportazione della vescica dei lavoratori dipendenti da operare contestualmente alla stipulazione del contratto di assunzione, con l'inserimento di un sistema idraulico di ultima generazione che indirizzi, attraverso una complessa rete wireless, le goccioline di pipì riconvertite automaticamente allo stato gassoso alle industrie di acqua minerale: lì verranno smistate, depurate, riconvertite in oro. Quest'operazione sarebbe essenziale, invierebbe il messaggio di grande insegnamento produttivo "anche con la pipì si può fare soldi".
Perché ditemi, ditemi, quanti, quanti, milioni di dollari tira giù ogni giorno nel mondo la popolazione lavoratrice insieme con la pipì nello sciacquone del water?
Io e l'associazione "Italiani(sti) attivisti, stakanovisti, leghisti, riformisti e plastocisti uniti contro i fancazzisti comunisti" inviteremo in altri stand la cittadinanza ad apporre firme per altre non meno degne proposte di riforma per la patria.
Anticipo lo slogan della brochure informativa di una a caso: "Se vogliamo essere coerenti fino in fondo, stakanovisti fino in fondo, colonizzati dalla mentalità aziendale fino in fondo, perché non abolire anche quei retrogradi e antiproduttivi buongiorno e arrivederci, nonché gli innumerevoli grazie e prego, che sottraggono ogni giorno quelle fatidiche otto ore di preziosissimi, potenzialmente produttivissimi secondi, di inimmaginabile valore pecuniario se valutati su scala mondiale, dipendente per dipendente, saluto per saluto?" E' una vergogna.
Beh, ,ma a questo punto è forse il caso di approfondire la questione anche da un punto di vista pneumologico. Quante boccate d'aria ogni giorno sottraggono, con la relativa espirazione, anidride carbonica all'unico che in ufficio, in effetti, nella selva di fannulloni, lavora? Lavorerò personalmente per studiare un sistema che leghi in un rapporto di diretta proporzionalità la quantità di anidride carbonica alla pelandroneria sul posto-di-lavoro, e che tolga autenticamente l'aria a chi si allontani dalla scrivania per una distanza superiore a 3 metri per oltre 3 secondi.
Ma altre succose proposte di riforma ribollono nella magmatica pentola del mio stakanovismo sincretico post-moderno.
Al momento, però, mi limito a fare quello che ogni onesto cittadino e virtuoso servo della patria dovrebbe fare secondo quei simpatici show-man del governo: parlare dei loro slogan autocelebrativi, dunque di loro. Non c'è carriera politica che non risorga grazie a questa-semplice-mossetta.
Oh che spasso Denise:) mi hai fatto riderissimo.
RispondiEliminaE poi ci hai pensato al risprmio in termini di costruzioni di cessi? Abbasta cessi! Abbasta anche lavandini suvvia questi bizantinismi!
Il signor Rotondi deve aver passato l'infanzia a rimuginare sulla canzone di Dario Fo "Signor padrone non si arrabbi"*.
RispondiEliminaIl subconscio lavora a lungo ;-)
*il testo è qui:
http://www.ildeposito.org/archivio/canti/canto.php?id=792
Ce so le ragnatele Denise su sto blog!
RispondiEliminaMo chiamo Brunetta
PPPP
:)
Mannaggia Zaub hai ragione, il brutto è che sono pure very inspired ultimamente, ma non ho TEMPO!!! Vedi, se Brunetta mi conoscesse dovrebbe vergognarsi, il suo stacanovismo mi fa un baffo.
RispondiElimina(Ora che ho 10 minuti faccio un giro per le tue lande!).
LGO: maledizione, c'è una bella analogia col mio post! Non la conoscevo, direi che calza proprio a pennello.
ho scoperto oggi il tuo blog e me ne sono letta un bel po' con sommo godimento (anche se mi ha acuìto certi giramenti -come dire- preesistenti...)
RispondiEliminacomplimenti, davvero.
laura a.
Ciao laura, grazie :)
RispondiEliminaCe so le pantegane.
RispondiElimina:)