Si sente spaesata. Stranita. Heimatlos, senza casa.
Ha la netta sensazione che ciò scaturisca dai suoi contatti coi media.
Prova qualcosa che non riesce pienamente a verbalizzare, qualcosa di indistinto che si profonde pervasivamente provocando reazioni psicofisiche diverse, tutte accomunate da una sensazione di soffocamento.
Confusione. Ansia. Solitudine. Smarrimento. Frustrazione. Balbuzie mentale. Immobilismo. Angoscia. Regressione.
Assiste ad un accavallarsi scostante e disordinato, a tratti delirante, di parole e immagini. Un deliberato caos che lascia ritmicamente spazio a un altro caos, fatto di nuovo di seduzione e adulazione a scopo di lucro. E un proliferare incessante di notizie. Notizie, notizie, notizie. Tutto all'insegna dell'inaggirabile principio dell'"è successo".
(I mezzi di diffusione agiscono come martelli puntati ossessivamente sulle teste di tutti).
Ne esce stordita, ma, soprattutto, assuefatta.
Non riesce più a provare emozioni di fronte all'ennesimo uccide il figlio prima di togliersi la vita o dello scontatissimo Berlusconi ha fatto . L'anno scorso sentir solo parlare del Lodo Alfano la faceva star male. Oggi ne apprende le evoluzioni con un fastidio che non prende le forme della rabbia ma del rifiuto e del disgusto. La sua capacità emotiva e morale di reagire sdegnandosi è calata miseramente, mentre la consapevolezza di ciò è motivo di ulteriore sconforto.
Qui di seguito una definizione di assuefazione :
"una condizione di diminuita sensibilità a una sostanza che si ingenera come conseguenza della sua assunzione. L'assuefazione può essere dimostrata in due modi: mostrando che una dose predeterminata di una sostanza sortisce un effetto minore in seguito alla sua assunzione, oppure che per ottenere lo stesso effetto di prima occorre una dose superiore della medesima sostanza. In pratica, ciò significa che questa tolleranza rappresenta uno spostamento verso destra della curva che descrive la relazione dose-risposta" (J. Pinel, Psicobiologia, 2007, pag. 435).
In pratica, ha bisogno di una dose maggiore di martellamento mediatico per sperimentarne gli effetti.
E' a un passo, cioè, dal masochismo.
Pensa: non è forse questo che si vuole da me, da tutti noi?
E' deprimente pensare che ormai per non subire l'assuefazione, e quindi per reagire, bisogna che si rincari la dose... Però si arriverà ad un punto di saturazione... Un overdose... Esploderemo
RispondiEliminami rendo conto che forse è impopolare come frase ma ho sempre pensato che se uno si deve stordire meglio una droga vera, non ipocrita, come la TV.
RispondiEliminaPer il resto le alternative sono due o cerchi la saturazione tramite un'esposizione esagerata alle minkiate mainstream o le abbandoni completamente, o quasi completamente.
Di certe cose io non ne posso più da parecchio tempo e il rimedio che ho trovato è quello di dedicare il mio tempo e la mia attenzione ad altro. Rischio semplicemente di ammalarmi di altro e non di Silviovisione però credo che ne valga la pena.
Se si abbandona la TV anche le notizie apprese da altri media assumono una connotazione tutta diversa, te lo assicuro.
O.T.
Visto che ti deprime farti inondare di notizie, perchè non ne produci tu qualcuna?? eheh sai cosa intendo.
Un saluto e continua a scrivere che sei una stimolatrice di opinioni niente male!
(A)lessio
AlessiA, e se implodessimo? Secondo me è pù probabile.
RispondiEliminaAlessiO, passa la canna, và.
(Ma quale canna. Forse gli facciamo un favore a rincoglionirci di più...).
E comunque mi riferivo anche al web, eh.
PS: sono in stand-by, come si evince dal post. Giuro che entro la prossima luna piena ti mando qualcosa.
anche io mi riferivo al web quando ho scritto "mainstream". Ormai l'avrai capito :P considero i media come uno strumento dell'uomo i cui contenuti, sebbene siano posti all'attenzione del pubblico in base alle loro caratteristiche intrinseche (mcquail "i media sono il messaggio"), sono comunque prodotti esclusivamente da esseri umani per cui le responsabilità per le vaccate di cui ci inondano è ben precisa.
RispondiEliminaSiccome le vaccate non mi piacciono, anche se talvolta aiutano ad alleviare non so quali problemi quotidiani, aspetterò questa luna piena per organizzare una bella festa pagana in onore del tuo "qualcosa". :)
(A)lessio