Appunti di Storia moderna

domenica 20 novembre 2011

Gli insospettati limiti del boicottaggio

Se in questa città volessimo praticare coerentemente il boicottaggio per protestare contro la mafia (ammesso e non concesso che servirebbe) sarebbe un gran problema. 
Che lo shopping possa contare su pochi rivenditori “non autorizzati” lo sapevamo. Ma adesso la questione si fa più radicale. Ora dovremmo boicottare anche le strade lastricate dalla Multiservizi, la sua segnaletica stradale, l’illuminazione pubblica, il cimitero, quei pochi parchi rimasti. Il Parco Caserta, dove la gente cerca una redenzione sportiva, insieme al sudore degli iscritti esala mafia. La Perla dello Stretto, ex-abituale ripiego domenicale delle famiglie e delle coppiette, sembra nascondere in quella conchiglia tutt’altra perla. Ogni scampagnata fuori porta è un involontario itinerario nelle tappe della ‘ndrangheta. Il comune stesso naturalmente, la regione, sono conniventi...per dire solo le ultime.
Per boicottare la ‘ndrangheta dovremmo semplicemente barricarci in casa.

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