Mi giuro che scriverò qualcosa di interessante. Nel giuramento è compreso un "non oggi, però..." che mi lascia perplessa. In fondo chissà quanta gente sta lì a spendersi per cercare di scrivere qualcosa che non induca allo sbadiglio continuato chi legge. Ed io, appena partorito il mio blog, mi ritrovo narcisisticamente a voler sedurre il lettore con qualche bella trovata che non ho trovato.
Questa fetta di web (ne parlo come se si trattasse di provola, lo so) sarà gestita da me e la mia socia, vecchia scaricatrice di porto dalle ambizioni letterarie. In realtà, queste ambizioni sono io che gliele attribuisco benché lei imperterrita neghi, eppure ne partorisce di bei raccontini, poesiuole, paginine alla Svevo (modello psicanalitico che fa sempre un certo effetto). Io, idem con patate. Ci furono anni (ps: ma a 20 anni ci si può permettere di usare il passato remoto?!) che covavo una certa mitomania, che consisteva più o meno in questo: leggevo le biografie dei più disparati intellettuali di ogni epoca e di ogni genere, e mi sforzavo di trovarci le analogie con la mia, di biografia. Tutto procedeva in modo divertente e promettente, finché non mi imbattei nella biografia di Leopardi. Lì, lì fu dura. Davvero. Studio matto e disperatissimo? Greco e latino con tanto di produzione autonoma di tragedie, all'età di soli 10 anni?
Allibita, mi ridimensionai, seppur con grande rammarico del mio narcisismo.
L'unico conforto mi proveniva dal mio piccolo quaderno sul quale melodrammatizzavo la mia vita facendone un cumulo di disgrazie e rovine, da cui difendermi solitariamente.
Lo scenario delineato faceva un pò Wasteland eliotiana. Preciso: "faceva un pò".
Ma non intendo spiattellare così, rapidamente e volgarmente , tutta la mia vita, per comprimerla in questa gattabuia virtuale di nessun conto. Perciò lascio tutti (tutti...chi?) col fiato sospeso nonché le lacrime agli occhi, per rimandare il resoconto sulla mia mitomania a data da destinarsi.
Ciò detto, lascio la parola alla mia socia, sperando che vi affligga di più. Tiè!
PS: siamo Denise ed Eva, e ditemi se è poco.
Si leggono le prime righe e si scorgono tutti i presupposti del blog "per cultori".
RispondiEliminaIn bocca al lupo, ragazze!
Un bacio, Denise!