Appunti di Storia moderna

mercoledì 27 febbraio 2013

Alcune domande al Movimento 5 Stelle

Non mi piace delegittimare il m5s solo per puro pregiudizio, come vedo fare troppo spesso. Poiché sono stupita e interessata a questa novità politica e le riconosco diversi aspetti positivi, non posso non pormi delle domande.
1)  Perché, se il movimento rivendica tra i suoi punti centrali il riconoscimento dell’importanza dell’ "orizzontalità" della rete nell'attività politica decisionale, di fatto il sito nazionale del movimento coincide con il blog personale del suo “garante”?
2) Alla luce di ciò, perché, data anche l’insistenza sulla necessità di svincolare l’attività politica dal guadagno economico (messa coerentemente in pratica in molte occasioni dal movimento), oggi che Grillo è un leader politico, nel suo blog che di fatto coincide col sito del movimento di carattere pubblico-politico, è presente una gran quantità di banner pubblicitari? Il blog di Grillo è fra i più cliccati in Italia e gode di non irrisori guadagni. Il guadagno tratto dalla pubblicità va al movimento o alla srl di Casaleggio?
3)  Poiché di mancano dati in senso contrario: perché si permette che una s.r.l. come quella di Casaleggio possa trarre degli introiti dall’attività politica del m5s, appunto attraverso il blog di Grillo gestito notoriamente dalla società di Casaleggio - il quale è anche co-fondatore del movimento - aprendo in tal modo, evidentemente, a un conflitto di interessi?
4)  Si è parlato di realizzazione di un portale nazionale del movimento che ancora non esiste, Grillo lo avrebbe annunciato diversi mesi fa. Mi chiedo: gli attivisti intendono lasciare a Grillo carta bianca per la realizzazione dello stesso, (lo affiderà a Casaleggio?), o non dovrebbero forse farsene carico di nuovo in modo “orizzontale” e senza lucro che non sia destinato all'attività politica collettiva del movimento?
5)  Anche alla luce dello “scopo di lucro” che evidentemente presiede al blog, è corretto che all’interno del simbolo del movimento politico figuri il link del blog personale di Grillo e che quest'ultimo sia comparso in milioni di schede elettorali?
6)  È normale che un movimento che rivendica i punti di cui sopra sia dotato di un simbolo il cui marchio è di proprietà personale di Grillo medesimo?
Non escludo di ignorare altri aspetti, difatti quelle che pongo sono domande che finora non ho avuto modo di soddisfare. In questi e altri elementi si scorgono delle falle nel concetto di orizzontalità propugnato dal movimento. So che molte persone attive nel m5s sono mosse da assoluta buona fede e da un sincero interesse per un riscatto politico all’insegna della partecipazione, della trasparenza e dell’orizzontalità. Tuttavia,  sarebbe opportuno essere scrupolosi e pretendere di eliminare queste contraddizioni (non ultimo anche esigendo che si stabiliscano dei criteri trasparenti e partecipati per le decisioni relative all’espulsione - finora unilaterale - di molti militanti dal movimento: al di là delle  reali o presunte campagne di discredito mediatico il problema esiste). Se il m5s intende, come spero e come ho talora visto fare, inaugurare un’inversione di rotta sostanziale rispetto alla vecchia politica, è suo dovere essere estremamente coerente con i principi rivendicati. Ora che il movimento è entrato in Parlamento, dovrebbe estendere al livello nazionale principi finora praticati in modo sistematico per lo più a livello comunale, provinciale o regionale.

5 commenti:

  1. Molti dettagli non li conosco ma ti posso dire che beppegrillo.it non è un blog personale. C'è una redazione dietro. E' stato a lungo il più visto sito d'informazione del mondo perchè traduce i suoi contenuti in inglese e giapponese.

    E' normale che ci siano delle pubblicità dato che non prendono finanziamenti pubblici perchè dietro ci lavorano almeno 6-8 persone. In più il 99% delle pubblicità sono di "area" cioè libri scritti da grillo e/o da giornalisti e saggisti che trovano ampio spazio nel blog. Diciamo che si promuove la cultura "alla base" di quel movimento.

    Inoltre Grillo in se e per se è il loro frontman, lui ha creato tutto usando tra l'altro una piattaforma internazionale americana "Meet up" prima di qualunque movimento. Lui ha organizzato tutto all'inizio i vari raduni nazionali, ecc. Dai quali sono usciti poi i loro non statuti, carte varie e non so che altro.

    Creare in maniera orizzontale una cosa del genere senza che nessuno ci dedichi il proprio lavoro almeno 8 ore al giorno per anni è impossibile.

    Casaleggio associati è una società che da prima della nascita del blog di grillo è tra le migliori in alcuni campi della comunicazione online (per esempio sono un punto di riferimento per le strategie di ecommerce in Italia). Tutti esternalizzano la produzione "comunicativa" e "web" a società esterne a meno che non hanno una squadra di 10 esperti milionari che non hanno bisogno di avere uno stipendio per anni. Così ha fatto Beppe Grillo e d'altronde a chi affidare la propria comunicazione se non ad un proprio socio anche politico? Dov'è il conflitto d'interessi? Uno degli organizzatori del movimento ha anche il know how per mantenere a livelli alti la comunicazione del movimento consentendogli di non cadere nelle trappole della comunicazione mainstream, impiega 6-8 persone per farlo (+ tutti i giornalisti freelance che producono contenuti pagati per loro) spende un sacco di soldi in infrastruttura tecnologica è normale che abbia una commessa economica.

    Poi ci sono "zone interne" del sito dove si accede solo per iscrizione e lì avvengono tutte le decisioni discussioni cazzi e mazzi.

    Poi tutti i nodi locali hanno i loro siti sia interni alla piattaforma loro sia esterni e di proprietà ma appunto mantenerli e realizzarli costa.

    La famosa "piattaforma" di cui si parlava è in realtà uno strumento "liquid feedback" [tra l'altro non ha ancora ricevuto vere e proprie conferme di affidabilità in quello che si propone di fare ed avendolo provato (non su beppegrillo.it) è ancora poco immediato per essere diffuso ad un grande pubblico] non necessariamente un nuovo sito. Potrebbero averlo installato e nessuno all'esterno potrebbe mai saperlo, chiedi a qualcuno interno al movimento che è iscritto sulla loro piattaforma, magari potrà dirti.

    Alessio :)

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  2. Alessio, chiaro che c'è uno staff e andrebbe in linea di principio bene che la gestione del sito venga affidata a un "attivista" del movimento. Tuttavia c'è una società e i, ripeto, NON IRRISORI guadagni non mi risulta (spero di sbagliarmi) che finiscano nelle casse del movimento, ma in quelle dell'azienda del suo fondatore. Quindi dire da un lato che non ha finanziamento pubblico e dire dall'altro che i lauti guadagni legato al sito personale vanno alla società del suo cofondatore non mi sembra che giustifichi la cosa.
    Mi andrebbe bene se fosse solo "il blog di grillo" (non è personale? fino a prova contraria si chiama beppegrillo.it e il fatto che ci sia uno staff non depersonalizza, a mio avviso, il sito), non mi va bene se il blog di Grillo è L’UNICO PUNTO DI RIFERIMENTO NAZIONALE del movimento: oggi il movimento ha una caratura nazionale, e se la rete è un metodo chiave per l'orizzontalità, la personalizzazione del sito nazionale è un controsenso. Grillo è fondatore e frontman e tutto quello che vuoi: ma allora non parliamo di democrazia orizzontale, parliamo di democrazia con una gerarchia in cui un leader si presenta come depositario delle posizioni di un movimento in blocco: il sito personalizzato ne è un sintomo, le espulsioni unilaterali un altro.Inoltre, lui lo ha fondato ma rispetto ai principi rivendicati questo non deve in linea di principio garantirgli una posizione preminente, non dico a livello di comunicazione che ci può stare (dà visibilità, ecc), ma proprio a livello organizzativo, procedurale – che è poi la chiave della novità del movimento! Grillo dovrebbe chiarire in modo trasparente con regole condivise il suo ruolo e se del caso anche ridimensionarlo. Non intende farlo? Allora non fregiamoci di un metodo innovativo che poi applichiamo solo in parte. O meglio: gli attivisti dovrebbero pretenderlo, non mi pare che ancora ci siano dei criteri NAZIONALI nel movimento di gestione della democrazia partecipata, che ripeto a livello nazionale è al momento monopolizzata da Grillo e Casaleggio – e la questione del sito ne è un sintomo.
    Penso che quelli del movimento e i simpatizzanti anzhichè ridimensionare la cosa dovrebbero essere più intransigenti e coerenti - trovo rischiosa oltre che contraddittoria questa personalizzazione a livello nazionale del movimento. Spero che l'elezione in parlamento di molti attivisti contribuisca a prendere questa strada. Molti militanti si arrabbiano se li chiami grillini: ma come possono pretendere di essere definiti mediante un’orizzontalità che c’è solo fino a un certo punto? Dico, se la rete è il METODO CHIAVE del movimento per la democrazia aperta, diretta e partecipata, com’è che proprio nella rete si affidi a livello nazionale una coincidenza tra il sito del fondatore e quello del movimento?
    Se “è naturale” che Casaleggio abbia una commessa economica, allora il ritorno economico dovrebbero averlo anche gli altri attivisti che si impegnano nelle attività di comunicazione o altro. Perché solo Casaleggio?
    Dobbiamo distinguere tra attività pubblica e proprietà personale di marchi, siti e relativi introiti e quant’altro.
    Trovo dunque parziali le tue risposte o per lo meno tendono a ridurre a routine una questione che sembra banale ma a mio avviso è sostanziale, anche se non l’unica ma rivelativa di alcune contraddizioni che a mio avviso non vanno sottovalutate.

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  3. PS: se c'è un conflitto di interessi, questo è tra quello pubblico e quello privato di Casaleggio. Non ci sarebbe se ci fosse un sito nazionale partecipato. Anche se fosse "segreto" comunque si continua ad affidare la comunicazione nazionale del movimento a un blog personale. I soldi andrebbero almeno in parte svincolati all'interesse della società del cofondatore: se vogliamo essere innovativi e coerenti, altrimenti lasciamo la cosa così com'è. Che le pubblicità siano per "area" mi pare ovvio: per funzionare deve arrivare a un target interessato. Tuttavia il messaggio è rischioso: usiamo il blog per vendere o per sincero interesse per i destini politici dell'Italia? Tutt'e due? Ok, allora non diciamoci del tutto diversi dai normali meccanismi della politica - diciamo che siamo diversi solo in parte, oppure dividiamo i guadagni col movimento per il quale molti attivisti, anche competenti nelle rispettive sfere, si spendono gratuitamente proprio in virtù dei principi rivendicati.

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  4. mi confermi che tu e il movimento 5 stelle parlate due lingue diverse, il discorso sul nome del sito lo trovo un po' superficiale, visto che c'è una storia dietro.

    molte delle risposte alle domande che ti poni sono a tua disposizione sui loro siti nazionali e locali. il problema vero è un altro. dovresti metterti a studiare gli ultimi 4 anni degli atti del loro movimento (che non ha una tessera d'iscrizione e dal quale, quindi, non si può essere espulsi) e seguirne punto per punto i loro sviluppi politici "interni" che sono accessibili dall'esterno solo in parte.

    dopodichè Casaleggio Associati deve pagare una decina di stipendi al mese più un server che all'anno costa minimo minimo una 10ina di migliaia di euri, i libri prima di venderli li devi stampare e devi sapere che meno del 5% del mercato libraio italiano riesce a recuperare i suoi costi di produzione (mi riferisco ai libri che vendono tramite il sito), in più quasi tutti sono prodotti da editori esterni che quindi concedono non più del 10% dei diritti d'autore.

    I veri soldi grillo li fa con gli spettacoli e casaleggio li fa con decine e decine di consulenze e lavori ad imprese private di tutto il mondo.

    E poi avevano l'obiettivo di arrivare ad un budget di 1 milione di euro per la campagna elettorale. Sono arrivati a metà, chi pensi che metta i soldi per le altre spese, un po' li mette uno, un po' li mette un altro. Il problema si pone se licenziano delle persone perchè non sono arrivate sufficienti donazioni. Questo sarebbe un problema. Ma, insomma, quei 70.000 euro (stima molto ridotta..) l'anno li costa eccome il blog e tutta la piattaforma che c'è dietro.

    Non conosco i particolari ma sul discorso economico andrei molto cauto.

    Sulla democrazia "orizzontale", ti ricordo che non hanno alcuna intenzione di uscire dall'alveo delle istituzioni che sono organizzate in maniera gerarchica. Loro dicono "uno vale uno" nelle decisioni politiche, non che tutti sono alla pari come nelle migliori tradizioni comunarde :D

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  5. dunque, un bilancio NAZIONALE finora sembra non esistere. Esistono solo BILANCI TERRITORIALI dei gruppi. Dunque io e chi altro non sappiamo dove vadano a finire gli introiti pubblicitari di un sito che al momento si presenta come l'UNICO PRESENTE A LIVELLO NAZIONALE del movimento, coincidente col blog del fondatore gestito dalla società del cofondatore Casaleggio. Ciò è importante perché nel simbolo del movimento apparso su milioni di schede elettorali appare il link blog di beppe grillo, che fra l'altro in questo rivela le implicazioni di essere proprietario del marchio. E' oggettivamente molto scorretta questa cosa, gli attivisti dovrebbero lamentarsene e non avrebbero dovuto permetterlo...certo, speriamo che presto sbuchi fuori un bilancio NAZIONALE pubblico, che finora almeno io personalmente non sono riuscita a trovare, che attesti che ALMENO IN PARTE gli introiti del sito finiscano nelle casse del movimento. Per quanto riguarda i linguaggi diversi, non lo metto in dubbio e posso constatarlo senza problemi, ma la diversità di linguaggi non deve esimere dagli argomenti, che si valutano con razionalità - la quale si spera oggettiva e secondo criteri di comprensione intersoggettiva e universale.

    Parli di siti nazionali, ma di nazionale ho trovato solo il sito del m5s "estero" e il ramo del blog di Beppe Grillo del m5s. Il discorso sul licenziamento di qualcuno lo trovo controverso: allora anche Berlusconi se fa attività politiche che concorrono ai suoi interessi privati non può essere criticato, perché comunque dà posti di lavoro (sic!).
    In sostanza, manca trasparenza e ribadisco A LIVELLO NAZIONALE e non locale sulla gestione degli introiti, io non lo trovo per niente banale, dato che la rete è il luogo di maggiore caratterizzazione del movimento che è privo di sedi fisiche!
    L'orizzontalità come modalità di gestione della dialettica politica INTERNA è una cosa, l'entrare nelle istituzioni gerarchiche delle quali si critica il magna magna e le varie personalizzazioni è un altra! Non sapevo che nel movimento si dicesse che non tutti sono alla pari, ho sempre sentito il contrario.

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