tag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post4592183631569105807..comments2022-03-27T14:09:35.253+02:00Comments on Anacronismi: I luoghi comuni e il budget della pampersAnacronistahttp://www.blogger.com/profile/03550648963971396002noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post-16726671805941337162008-07-27T13:38:38.906+02:002008-07-27T13:38:38.906+02:00Sono d'accordo con te. Essere visti in funzio...Sono d'accordo con te. Essere visti in funzione della maternità. E la faccenda delle mucche, è ciò che purtroppo penso ogni volta che vedo una donna gravida. Non so per quale motivo (e neanche mi va, sinceramente, di stare tanto a rifletterci), ma è così, non riesco ad andare oltre (ma oltre cosa? mi si invita a fare ciò) la mucca, è un'immagine ricorrente che non mi abbandona, mi scusino le donne gravide, ma è pervasiva e assillante, in effetti, e alle volte sono costretta ad allontanarmi, per il profondo disagio che provo quando sono presenti.<br>AlessandraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post-2674993737998199822008-07-27T13:50:15.908+02:002008-07-27T13:50:15.908+02:00Proviamo a riflettere? Ecco, è da un po' che s...Proviamo a riflettere? Ecco, è da un po' che sento un rifiuto totale per la maternità, appunto. Guardo, e mi viene da vomitare (nel vero e proprio senso della parola). Soprattutto quando penso al dopo, a quei momenti in cui sarà la donna, e solo lei, a dover gestire la situazione (seguendo le direttive di questa società di merda e separando i ruoli e assegnando parti e controparti, maschere e scenari, mettendo su un imponente impianto scenico). L'ipocrisia della società è infinita, dopo aver fatto, sarai anche incatenata a quel fatto, inutile stare tanto a girarci intorno. In definitiva, io non mi sento femmina, né madre, ecco perché reagisco in quel modo alla loro vista (vogliono incatenarmi? desiderano controllarmi/e attraverso il feto? e io vomito). <br>AlessandraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post-68984437653780677452008-07-28T10:41:45.906+02:002008-07-28T10:41:45.906+02:00Ma non metti in discussione il tuo disgusto. Fossi...Ma non metti in discussione il tuo disgusto. Fossi in te, problematizzarei un tantino. Il moto repulsivo che provi alla vista di una gravida, è della stessa pasta dell'esaltazione di tutti gli altri che la circondano. In virtù di questo meccanismo psicologico e sociale la donna gravida non esiste più: la persona è sostituita dalla pancia, dal momento che la società non la considera in quanto persona individuata ma in quanto "portatrice di feto". <br>Allora, forse, la "soluzione" non sta nel rifiutarla ciecamente, la maternità, ma, piuttosto, nel tentare di viverla in modo nuovo: il più possibile lontano dallo stereotipo cui siamo state/i educate/i. <br>La donna gravida è per eccellenza l'incarnazione del binomio stereotipico "donna=natura". E' più evidente che nelle altre, la sua funzione biologica riproduttiva. Così essa viene ancor più inchiodata alla famosa etichetta. Ma la tua repulsione non si distingue.Anacronistahttp://www.blogger.com/profile/03550648963971396002noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post-21285951497734046632008-07-28T20:44:00.000+02:002008-07-28T20:44:00.000+02:00Esattamente. E' proprio questo: io sono il fru...Esattamente. E' proprio questo: io sono il frutto di tale cultura, ma è talmente difficile, nel momento in cui la vivo, quel genere di situazione, da non riuscire ad immaginare altro. Però vorrei anche aggiungere: alla base secondo me c'è una forte spinta antivitale, una sorta di esaltazione al contrario. Del tipo ti dico di procreare, di mettere al mondo tanti figli e poi ti spedisco una bomba atomica sul terzo mondo per ammazzare almeno metà della popolazione residente che, si sa, è costituita da milioni di bambini. Spendo in armamenti, togliendo i fondi alla cultura e all'istruzione, ti propino un modello scheletrico di donna, priva di ogni forma, e curva, spacciandola come l'unico modo per trovare marito, con un tacito invito a fare sesso, quindi a procreare, e tuttavia proprio per mancanze a livello fisiologico (anoressia=amenorrea) non ti permetto di farlo.<br>In messaggio è ben preciso: fai sesso, distribuisci i tuoi geni (se mi va di fartelo fare, anzi forse è meglio evitare).<br>AlessandraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post-38447108735033925162008-07-29T08:40:29.764+02:002008-07-29T08:40:29.764+02:00E' l'annoso contrasto tra l'impulso di...E' l'annoso contrasto tra l'impulso di conservazione e l'impulso di distruzione ... della stessa cosa: la vita. Lo disse anche Freud, proprio in riferimento a ciò che la civiltà nasconde sotto i suoi seducenti coperchi - nei termini, fra l'altro, di una "tendenza dell'organico a tornare all'inorganico"...Anacronistahttp://www.blogger.com/profile/03550648963971396002noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3555490179885612000.post-82674029308489848682008-10-23T12:51:00.000+02:002008-10-23T12:51:00.000+02:00Io l'ho sempre pensata come voi. Mi hanno semp...Io l'ho sempre pensata come voi. Mi hanno sempre fatto pena le donne inconsapevoli di fare il proprio DOVERE, convinte di fare ciò che desideravano e incastrate invece nello stereotipo mucca.<br>L'ipotesi di fare un figlio mi riempiva di orrore.Poi un giorno mi sono resa conto di quanto gli stereotipi in realtà condizionassero anche me, ma al contrario. E allora ho smesso di ragionare in maniera binaria ed adesso desidero un figlio e non mi privo più di questo desiderio soltanto perchè qualcuno potrebbe non vedermi se non come un forno. non scelgo più tra un tesi e un antitesi: faccio quello che mi pare, priva di condizionamenti, soprattutto di quelli imposti da me. :-)<br><br> ciao <br><br>LorenaAnonymousnoreply@blogger.com